Il mese d’aprile è cominciato all’insegna del malocchio per i tifosi del Napoli. La pausa delle nazionali, infatti, ha costretto allo stop sia Matias Olivera che, soprattutto Viktor Osimhen. La vera notizia, tuttavia, non è quella che il capocannoniere del campionato è tornato a Napoli con risentimento all’adduttore, bensì quella che poche ore prima aveva perso la propria maschera. In questo momento storico bisogna stare attenti a tutto, anche agli “occhi secchi”. Stasera, infatti, andrà in scena al Maradona la prima delle tre sfide mensili contro il Milan, campione in carica della Serie A nonché squadra italiana più titolata in campo internazionale. Per affrontare un periodo del genere c’è bisogno di avere dalla propria parte energie fisiche, energie mentali e, perché no, anche la bontà della sorte.
Spalletti, tuttavia, può dormire sonni tranquilli perché ha già trovato da tempo il talismano a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Egli è argentino e sa fare solo gol pesanti. Giovanni Simeone ha già messo il proprio zampino in questo campionato in più di un’occasione e, a partire da stasera, avrà altre importanti occasioni per dare lustro alla propria stagione. In più, il tecnico toscano ha recuperato anche Giacomo Raspadori. Il campioncino emiliano è stato il titolare dell’attacco partenopeo nelle sette partite di inizio stagione in cui Osimhen è stato assente a causa dell’infortunio rimediato contro il Liverpool. In quelle settimane il Napoli ha cominciato a gettare le basi per ciò che sarebbe stato, cioè per ciò che sta accadendo. Adesso il Cholito e Giacomino, come il gatto e la volpe, devono prestare alla squadra il talento e la furbizia necessari per sottrarre certezze agli avversari e continuare a sognare.
E poi, c’è sempre il georgiano. Molto di quello che il Napoli ha fatto fino ad ora lo deve alla ventata di aria fresca che Kvaratskhelia ha portato sulla fascia sinistra del Napoli ed a tutta la Serie A. A forza di essere vento, il numero 77 ha mostrato un talento incredibile che non si vedeva da tempo in Italia. Lo stesso Leao, durante la scorsa stagione, è sembrato quel tipo di giocatore in grado di conferire alla partita un’aura di magia. Il portoghese, però, quest’anno ha avuto tante difficoltà, ma il suo talento resta una certezza innegabile. I tre Napoli contro Milan di aprile, si svolgeranno all’insegna anche della sfida tra Kvara e Leao, due interpreti diversi dello stesso ruolo, due campioni del calcio di oggi e di domani.
Ciò che è certo è che qualcuno, alla fine, dovrà alzare bandiera bianca. Mentre, infatti, in campionato la storia sembra già abbondantemente scritta, in Europa è ancora tutta da vedere e dimostrare. Napoli contro Milan è stata una sfida gloriosa dell’Italia di fine anni ’80 e sta diventando un classico anche dei tempi contemporanei. La sfida europea, in particolare, porta con se un fascino senza precedenti. Per il Napoli, in più, rappresenta un’occasione dal potere indescrivibile, in quanto consentirebbe di riscrivere un pezzetto di storia del calcio italiano, nel segno di una nuova gerarchia che in cima a tutto, come il cielo, vede prima il colore azzurro e poi tutto il resto.