E’ storia.Dopo 25 anni l’Italia torna in finale di Coppa Davis!
Gli azzurri di Filippo Volandri battono 2-1 la Serbia trascinati da un leggendario Jannik Sinner. La giornata infatti, era iniziato per l’Italia con la sconfitta in rimonta di Musetti contro Kecmanovic. Poi, però, è entrato in scena l’altoatesino con due partite monumentali. Prima ha battuto Djokovic in singolare (annullando tre match point consecutivi da 0-40 nel terzo set), poi ha regolato la coppia Djokovic/Kecmanovic in doppio insieme a uno straordinario Lorenzo Sonego. L’Italia ritrova così una finale che mancava dal 1998, quando gli azzurri affrontarono la Svezia a Milano. L’avversaria per l’insalatiera sarà l’Australia: appuntamento domani alle 16, in diretta su Sky Sport Tennis e in streaming su NOW e su Rai2 e Rai Sport.
È un sabato che profuma di impresa, l’Italia batte la Serbia 2-1 e conquista la Finale di Coppa Davis dopo quella di Milano nel 1998 con la Svezia. Non stiamo a ricordare come andò per ovvi motivi scaramantici ma domani, alle 16 contro l’Australia di Lleyton Hewitt, si potrebbe fare la storia. Jannik Sinner ancora una volta monumentale, capace di battere Novak Djokovic due volte nello stesso giorno, prima in singolare e poi in doppio, e regalare all’Italia la speranza di riconquistare l’Insalatiera d’argento dopo quella storica del 1976. È stata una giornata dai tanti volti: il dolore per la sconfitta di Lorenzo Musetti, infortunatosi alla coscia sinistra, e le palpitazioni per il match di Sinner contro Nole, il terzo in dodici giorni. Una partita che sembrava persa, con tre match point per il serbo, che mai aveva perso dopo aver avuto tre match point di fila, e poi portata a casa con la personalità del fuoriclasse. E infine, l’apoteosi del doppio, ancora con Sin&Son, gli amici col sorriso stampato in faccia che di nuovo stendono Nole e il tosto Kecmanovic 6-3 6-4 per portarci in finale.
CI PENSA JANNIK
Dopo il match perso malamente al terzo da un Lorenzo Musetti acciaccato e crollato sul finale, Jannik Sinner è entrato in campo con tutte le speranze azzurre sulle spalle. Jannik è partito fortissimo contro Novak Djokovic, imponendo un ritmo spaventoso, che il serbo ha faticato a gestire. Impressionante il livello di Sinner nel primo parziale, con un break maturato nel 3° game che ha permesso all’altoatesino di scattare avanti 2-1 e servizio. Un piccolo miracolo (trattandosi di Nole) che si ripete anche nel 5° con Sinner che scatta avanti 4-1 e poi va a chiudere 6-2. Mai sottovalutare la forza di un Nole ferito. Nel secondo set il numero 1 al mondo di 400 settimane (401) da lunedì, torna con la ferocia di cui è capace e nel 3° game si prende il servizio di Jannik. Il n.1 italiano si avvicina nel 7° gioco ma non riesce ad agganciare il serbo e finisce ancora sotto di un break cedendo 6-2 a sua volta. Terzo set con Sinner aggrappato al suo servizio nel secondo game dove gli servono quasi 15 minuti di gioco per restare a galla. Un game da vero campione con una palla break annullata con la prima di servizio, chiudendo poi con un ace. È una battaglia in cui Nole prova a sfondare ma viene respinto da Sinner anche all’8° game, in cui l’italiano è ormai stremato e fatica a tenere lo scambio, Nole ha una palla break ma Jannik si aiuta come può, anche con un “Vamos” e tiene il 4-4. Sul 5-4 Nole sente l’odore del sangue e conquista 3 match point. Sinner li annulla tutti facendo impazzire il Martin Carpena che urla “Italia Italia” conquistando la palla del 5-5 con una personalità impressionante. Sul 6-5 è lui che ha una palla break e da vero campione campione. Da-vero-campione si porta 6-5 e va a servire per il match e ci riporta in vita per giocarcela in doppio dove, insieme all’amico Sonny, chiude il discorso contro Nole (di nuovo) e Kecmanovic.
SIN&SONLA CHIUDONO
Una partita in cui il duo del sorriso entra sgambettando allegro, chiude il primo set con un break di vantaggio e nel secondo, dopo essere stati di nuovo avanti, si fanno riacciuffare dai serbi. Pensate che abbiano perso il sorriso? Nemmeno per sogno, hanno continuato a divertirsi come se fosse una partitina al circolo con in ballo pizza e birra dopo la doccia. È proprio questa la loro forza, che sopperisce anche alle gambe che non girano più, alla doppia fatica in poche ore, e infatti tornano avanti di un break per il 4-3.
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