All’Olimpico l’ex Maurizio Sarri non riesce mai a battere la sua ex squadra. Il Napoli è il passato ma il presidente De Laurentiis da tempo corteggia il tecnico toscano e il suo staff, composto da quasi tutti ex azzurri, più il napoletano di Ischia Giovanni Martusciello. Al triplice fischio l’allenatore di Figline Valdarno scappa via per un lutto familiare e non si concede a microfoni e taccuini: “Non sono stati due punti persi: abbiamo provato a vincere, ma quello che conta è restare sul pezzo sino alla fine della stagione, perché siamo tutte lì per la corsa Champions” ha detto il vice Martusciello. Poco idolo nella Roma biancoceleste, il Comandante, coi suoi 3,5 milioni netti a stagione, è costantemente sotto pressione. E anche se ha un altro anno di contratto, potrebbe lasciare a fine stagione. Così De Laurentiis ci proverà a convincerlo, proponendogli un triennale a 4 milioni a stagione, con l’intento di riprendere il cammino della “grande bellezza” attraverso la produzione del gioco.
Chi conosce bene Sarri riferisce… “nel calcio mai dire mai…”. Le nove assenze del Napoli, tuttavia, fanno storcere il naso all’ambiente biancoceleste, perché i fedelissimi dell’Olimpico attendevano qualcosa in più rispetto allo 0-0 maturato. Luis Alberto però respinge le critiche: “È un’occasione persa, ma abbiamo fatto una partita importante sia dal punto di vista offensivo che difensivo. Meritavamo di vincere, abbiamo creato tanto, ma l’importante era tornare a fare una partita ‘seria’ dopo l’Inter“.