Nino Simeone, consigliere del comune di Napoli, è intervenuto ai microfoni di ‘CalcioNapoli24Live’, trasmissione in onda su su CalcioNapoli24Tv (79 del digitale terrestre). Ecco quanto evidenziato da CN24: “Sono proprio qui all’esterno del Maradona, stanno facendo la messa in sicurezza: un lavoro che andava fatto. Noi siamo obbligati a fare questi interventi per garantire la sicurezza dei cittadini e dei tifosi, lo dico col sorriso perché non possiamo fare programmi poi senza dare seguito: lo dico col sorriso perché per noi non possiamo dire le cose e non farlo. Ci sarebbero problemi. Poi gli altri lo possono fare, noi stiamo ancora aspettando carte e papieli di cui si starà discutendo in queste ore a Roma.
Chiusura curva B Stadio Maradona: motivi e tempistiche
I nostri lavori intanto servono per mettere in sicurezza i gradini prefabbricati, chiudiamo per un mesetto la Curva B. Vedremo come organizzare anche con la società lo spostamento degli abbonamenti. Parliamo della Curva B inferiore, non nella sua interezza: il riferimento è al Gate 9 e 10. Ora stanno facendo questo intervento iniziando dal 9 e andrà capito anche perché si è creato questo problema. La prima cosa è la sicurezza. Tutto il resto sono chiacchiere e noi non possiamo farle, dobbiamo risolvere i problemi. Poi c’è la questione della ristrutturazione, ne sta discutendo il sindaco col ministro Abodi e tutte le figure istituzionali. E’ stato invitato anche il presidente De Laurentiis pur non avendo un ruolo istituzionale”.
Sull’incontro a Roma per lo stadio di Bagnoli: “Non solo Manfredi è favorevole alla riqualificazione dello stadio Maradona, il 99% di quei interlocutori lo sono. Posso garantire che il tema Bagnoli, poi magari uscirà la mossa a sorpresa, ma non ci sono proprio le condizioni. E’ da qualche anno che fa vincoli paesaggistici e ambientali che sono enormi e la cubatura limitata che non si può aumentare di un metro. Si poteva pensare di fare un centro sportivo come Castel Volturno, ma è una situazione particolare anche per il bradisismo”.
Nuovo centro sportivo del Napoli a Capodichino: la proposta dal Comune
La proposta del consigliere sul nuovo centro sportivo: “Il mio invito da tifoso, e lo dico da tale non essendo la mia competenza diretta, è di guardare l’area dell’ex manicomio dove ci sono 85 mila metri quadrati tutti in disuso. Lì davvero si può creare un bel centro sportivo come Dio comanda poiché tra un annetto e mezzo apriremo anche la metropolitana a 100 metri da quell’area. Lì c’è l’aeroporto, c’è la tangenziale con ingresso anche dell’autostrada: quale miglior condizione se non questa.
L’area è della Regione Campania ma noi daremo tutta la mano di questo mondo per fare eventualmente lì il nuovo centro sportivo. Il presidente ADL ha un buon rapporto con De Luca, i quale poteva anche ragionare sullo stadio Collana ma penso fosse poca roba rispetto a quello che serva al presidente De Laurentiis. Lo immagino altrimenti non si spiega che non lo abbia proposto.
Qui a parole sono tutti amici poi però non vedo soluzioni. Gli spazi nella regione ci sono volendo. Noi faremo tutto quel che possiamo da parte nostra. Ma questa zona di Capodichino che consiglio sarebbe davvero l’ideale. Se dobbiamo dare una mano con le infrastrutture dei trasporti ci saremo come Comune di Napoli. Parliamo di Calata Capodichino, l’ex manicomio: noi siamo disponibili nel dare una mano per velocizzare. Ma lì non c’è bisogno di fare niente di particolare in quanto è tutto di proprietà della Regione Campania. Mi permetto di dirlo con grande rispetto poiché non è una mia competenza istituzionale.
Se n’è già parlato? E’ un’idea di Nino Simeone che sta più volte lanciando perché ci sono spazi anche nella città. E’ un’area che può essere sviluppata velocemente. Lì c’è anche la cubatura. Manfredi è d’accordo? Sono d’accordo tutti… lo saremmo stati anche se avesse individuato un’altra zona in città, anche a Fuorigrotta. Noi siamo non disponibili ma super disponibili! Ma è un conto fare lo stadio, un altro il centro sportivo…”.