Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno.
Di seguito le parole di Umberto Chiariello:
«Quando si perde la vita a 59 anni per un tumore è devastante. Quando la morte colpisce persone che nella nostra vita hanno inciso, pur non conoscendole, ci tocca sempre nel profondo. La morte di Lucio Battisti fu molto più dolorosa per me, come di quella di un mio parente, così come per quella di Paolo Rossi e Gigi Riva.
Schillaci ha impersonato un simbolo, cioè quello della meteora di colui che appare e si staglia come una stella nel cielo e scompare. Lui è stato una fragorosa e meravigliosa anomalia delle notti magiche del 90’. Schillaci è stato un prodotto siciliano e un’invenzione di Zeman che la Juventus notò.
Lui entrò in nazionale dove non doveva essere convocato, la nazionale di Azeglio Vicini che era la favorita per quel Mondiale. Schillaci entrò in campo per vincere una partita stregata e impossibile contro l’Austria e fece gol fino a diventare il capocannoniere. Qualcuno ha scritto: “Luca crossa e Totò segna” e oggi sono tutti e due lassù, Luca Vialli e Salvatore Schillaci.
La Roma è ricorsa alla bandiera rimasta, al capitano futuro, dopo l’esonero di Mourinho. Quattro partite negative dei giallorossi sono bastate per far ammainare un’altra bandiera della Roma come Daniele De Rossi che è diventato il “Capitano che fu”. L’esonero di De Rossi è una follia, soprattutto dopo il rinnovo di contratto. I Friedkin forse non volevano farsi sfuggire Allegri e perciò hanno esonerato De Rossi, poiché anche Fonseca ha i giorni contati sulla panchina del Milan, un’altra scelta sbagliata da parte dei rossoneri fin dall’inizio.
In questo momento c’è solo una bandiera che splende al vento ed è azzurra. Ha speso l’indicibile, perché c’è una società forte, un allenatore forte, un gruppo di lavoro forte e una tifoseria forte. Perché a Napoli quando si allineano i pianeti non ce n’è per nessuno».