La musica live di Bellopede sul treno della ferrovia ex Alifana

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Partirà domani, sabato 12 ottobre 2024, dalla stazione di Napoli C.le, alle ore 15.52, il treno della linea ferroviaria regionale della Campania Alifana, anche detta Ferrovia Napoli-Caserta-Piedimonte Matese, gestita dall’EAV (Ente Autonomo Volturno), con la musica dal vivo tratta dall’album “Le città incantate” di Mariano Bellopede, edito da Nowords nel 2023. Da Santa Maria Capua Vetere la suite musicale accompagnerà i viaggiatori fino a Piedimonte Matese attraversando, così, fisicamente proprio quelle città che danno il titolo all’album e inizio all’incanto, dal momento che l’intera opera è dedicata a tutti quei luoghi piccoli e lontani dai riflettori. L’iniziativa fa parte del progetto della Pontinpietra “ForumLabStation” di rivitalizzazione delle stazioni della linea ex alifana cofinanziato dalla Regione Campania nell’ambito del bando “Qualità dell’Architettura 2023”.

Tra i passeggeri ci sarà il gruppo Pontinpietra con la fondatrice, ing. Gianfranca Mastroianni, la geografa Amelia Maris Ile, e i tecnici architetti Imma Paciolla, Ivan Negri, Danila Della Monica, pronti a descrivere le iniziative di valorizzazione del territorio messe in atto dal 2020 con il Progetto di rivitalizzazione delle stazioni della linea ex alifana. Il pianista e compositore Mariano Bellopede sarà accompagnato dal suo ensemble, formato da Carmine Marigliano (flauto traverso/sax), Marco Fazzari (batteria), Arcangelo Michele Caso (violoncello) e Daniele De Santo (basso elettrico). La settima traccia del disco “Il treno non passa più di qua”, è un vero e proprio omaggio alle vecchie stazioni, alla loro rivalutazione storico/sociale ma soprattutto come infrastrutture.
«Le città incantate sono tutti quei piccoli borghi di cui l’Italia è piena. Piccole perle di storia e architettura sparse qua e là̀ in tutte le regioni della penisola – racconta Bellopede – nascoste tra colline, arroccate su montagne, tra fiumi, laghi, o talvolta affacciate sul mare, esposte a tramonti mozzafiato, svegliate da silenziose albe. Questi borghi sono immutati da secoli, emblemi fedeli del Medioevo o del Rinascimento; molti di questi oggi sono quasi disabitati, alcuni addirittura abbandonati ma sono lì̀ che aspettano, e continuano a raccontare fedelmente la loro (la nostra) sconfinata storia. Negli ultimi anni ne ho visitati tanti e quelle vedute mi hanno portato a scrivere: ho immaginato delle storie, quello che poteva succedere in quei borghi in un passato non troppo lontano. Per ognuna di queste storie ho scritto un brano. È nata così una concept-suite molto evocativa, dai mille colori e spunti emotivi. Una sorta di onirica soundtrack: lo spettatore si sentirà̀ immerso in un mondo di immagini, storie e profumi e ogni tanto si chiederà̀ anche come mai oggi molti di questi borghi sono abbandonati a loro stessi, paesi fantasma, lontani dai riflettori e dagli obiettivi».

«Le stazioni diventano strumento di connessione territoriale – dichiara l’ing Gianfranca Mastroianni, fondatrice della Pontinpietra Associazione culturale e studio di ingegneria – e l’informazione diventa strumento di democrazia urbana. La proposta è quella di una creazione di una piattaforma territoriale diffusa di dialogo e collaborazione tra le istituzioni pubbliche, le cittadinanze e i rappresentanti del mondo economico sociale e culturale».

Il Progetto
La scuola Pontinpietra sta realizzando un progetto di rivitalizzazione dello spazio delle stazioni della ferrovia Linea Napoli C.le – Piedimonte Matese, tratta S Maria Capua Vetere – Piedimonte Matese ferrovia ex Alifana, processo già iniziato nella stazione di Caiazzo lo scorso gennaio 2020 attraverso azioni partecipate e di formazione collettiva, poi continuato nella stazione di Sant’Angelo in Formis, di Pontelatone, Alife, per completarsi con azioni in tutte le altre stazioni e fermate della tratta. Decisivo è l’apporto dell’EAV e di altri sponsor che, oltre al minimo sostegno finanziario, hanno colto la valenza economica e sociale di una idea- progetto che intende proporsi come spunto (o “vettore”) di un più ampio processo di sviluppo integrato attraverso la formazione collettiva che valorizzi l’intero ambito territoriale. La Linea ex Alifana, infatti, mette in connessione le preziose risorse culturali, produttive, sociali e umane che descrivono l’identità e le vocazioni di sviluppo del territorio e delle comunità residenti. Questo ciclo di eventi si pone l’obiettivo di raccogliere ulteriori contributi di idee, proposte e suggerimenti e realizzare il miglioramento fisico e spaziale dei luoghi-stazione, verificando costantemente la validità e la fondatezza delle suggestioni progettuali nella coscienza delle persone residenti, accomunate nel futuro destino del proprio territorio.

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