Supercoppa, Conceiçao: “Finale meritata, sono qui per vincere”

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Sergio Conceiçao

, tecnico del Milan, è stato intervistato al termine del match.

Di seguito le parole dell’allenatore rossonero:

“Non stavamo facendo quello che abbiamo preparato nella prima partita, senza palla e in pressing eravamo fuori posizione. Se non pressiamo tutti allo stesso modo diventa difficile. Con la palla eravamo troppo macchinosi, i nostri terzini hanno spinto poco nel primo tempo. Abbiamo parlato coi giocatori, facendogli vedere le immagini: per vincere a questi livelli serve altro. Non entro nel lavoro di Paulo Fonseca, non è questo, ma vedevo una squadra dubbiosa: nel calcio e nella vita serve coraggio. Hanno ricevuto un messaggio che era totalmente diverso, abbiamo cambiato anche qualcosa di tattica”.

Una dedica per questa sua prima vittoria?
“Sì, ai giocatori. Hanno messo quello che chiedevo, una dedica più ampia la farei se vincessimo la Supercoppa”.

Il discorso di Bennacer?
“I ragazzi sono molto uniti, Isma ha fatto un bel discorso alla fine: ha parlato lui ma poteva parlare un altro perché il sentimento era lo stesso, di questo sono contento”.

Rafael Leao può tornare in finale?
“Vediamo, ogni ora è importante con questi infortuni muscolari. Vedremo come sta”.

“Ci vuole la passione nella vita, il calcio è emozione e sono momenti bellissimi. Abbiamo meritato questa finale per il secondo tempo che abbiamo fatto. Nel primo tempo ho visto un Milan come quello di qualche settimana fa, con tanti dubbi, troppo lenti nella circolazione. All’intervallo ci siamo parlati guardandoci negli occhi, dovevamo capire cosa dovevamo fare per vincere la partita e sono stati veramente coraggiosi. Il secondo tempo è stato completamente diverso, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Abbiamo un giorno in meno di riposo e questo è un fattore importante”.

Leao disponibile per lunedì?
“Vediamo, è vicino al recupero. Penso che domani non ci sarà ancora. Vediamo dal giorno dopo”.

Cosa vi siete detti con Francisco?
“Era la fine di una partita, io ero più contento perché ho vinto e lui più triste ma fa parte della vita”.

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