Conte in conferenza: “Senza Kvara un altro Napoli, dobbiamo solo lavorare. Atalanta forte, non è sfida Scudetto”

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Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa alla vigilia di Atalanta-Napoli:

“Abbiamo fatto 47 punti che sono frutto di grande lavoro. Questa squadra rispetto all’anno scorso e allo Scudetto non ha alcuni giocatori importanti, questo è un altro Napoli soprattutto dopo la partenza di Kvara. Noi sappiamo che dobbiamo lavorare, perché il lavoro ci ha portato lì e va dato merito ai ragazzi, ma non bisogna dimenticare che è un Napoli diverso rispetto a due anni fa.

Mercato? Dovete chiedere al club. Ribadisco un concetto: sono venuto a Napoli per cercare di aiutarlo in un momento di difficoltà. Sappiamo che abbiamo dei limiti rispetto ad altri club ma dobbiamo essere ambiziosi, altrimenti non ci sarebbero voglia e cattiveria agonistica per stare tra le prime.

L’Atalanta è forte, ha consapevolezza perché ha vinto l’Europa League. E’ una realtà da un po’ di tempo ma quando vinci acquisisci la fiducia e la forza di potertela giocare con tutti, ma dobbiamo concentrarci solo su di noi e abbiamo bisogno di queste partite difficili in trasferta per capire quanto ancora ci manca per provare a vincere.

Gennaio è un mese particolare perché c’è il mercato, siamo a metà mese e sono andati via quattro giocatori. Non è facile non solo a livello tecnico e tattico ma anche per le dinamiche umane che si creano nello spogliatoio, sono scossoni che possono creare piccoli scompensi ma dobbiamo essere bravi a mantenere l’unità che abbiamo creato: i punti che abbiamo fatto sono frutto di 24 calciatori. Sono soddisfatto dei nuovi che sono arrivati, ma hanno bisogno di adattarsi: dovremo ricreare di nuovo quell’alchimia e sopperire a un’assenza importante come quella di Kvara. Sono dinamiche di mercato successe anche in passato, spero che non si ripetano in futuro (ride, ndr).

Il gruppo ha dovuto metabolizzare l’uscita di Kvara e la realtà impone di farlo subito, impegnandosi ancora di più per sopperire a situazioni che possono sembrare penalizzanti. La classifica dice che siamo in testa e l’Atalanta è vicina a noi come l’Inter, se volete farmi dire che è una sfida Scudetto io non me la sento ancora: noi dobbiamo fare degli step ed è troppo presto per dire che una nostra partita è una sfida Scudetto. Andiamo avanti senza guardare gli altri cercando di fare punti, abbiamo messo fieno in cascina che ci permette di andare a Bergamo e non essere “impiccati” dal risultato. Sono sfide che devono farci capire a che punto siamo del percorso.

La passione dei tifosi è bellissima, c’è un attaccamento forte che fai fatica a non percepire. Noi dobbiamo alimentarla senza avere rimpianti e lasciando sempre la maglia sudata: il tifoso deve apprezzare che noi diamo sempre tutto.

E’ difficile vincere i campionati o entrare in zona Champions se non fai qualcosa di bello e produttivo. Ci sono situazioni più pompate o meno a livello mediatico per diversi interessi: quando fai tanti punti non penso dipenda dalla fortuna, dal caso o perché gli altri stanno facendo meno. Stiamo crescendo, abbiamo fatto un percorso, non è semplice e abbiamo dovuto adattarci a situazioni e tempistiche di arrivo di calciatori all’ultimo momento dopo aver impostato la squadra in un certo modo. Poi la loro disponibilità mi ha dato l’opportunità di creare l’assetto giusto. Abbiamo costruito un background che ci tornerà utile anche in futuro”.

QUI IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

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