Un pareggio che sa di rimpianto per il Napoli e di sollievo per la Roma. Una gara combattuta fino all’ultimo secondo, con Spinazzola l’ex giallorosso che, con una certa ironia del destino, punisce la sua vecchia squadra trovando il gol del vantaggio per i partenopei con un morbido pallonetto a scavalcare il portiere avversario, mandando in estasi i tifosi napoletani. Un gol che sembrava destinato a portare i partenopei verso una vittoria importantissima, forse decisiva per consolidare il primato in classifica e provare l’allungo sull’Inter inseguitrice fermata dal pari nel derby della Madonnina.
La Roma, guidata dall’inesauribile Claudio Ranieri – anch’esso ex Napoli e uomo simbolo del cuore e della determinazione – si presenta imbottita ed ermetica a contenere la pressione napoletana e giocando di rimessa. La partita sembrava ormai finita, il Napoli seppur sottotono e visibilmente calato fisicamente sembrava aver gestito al meglio il vantaggio, ma al 92′ Angelino, perso nella marcatura da McTominay, oggi sottotono rispetto alle ultime prestazioni, riporta tutto in equilibrio, realizzando un gol che manda in paradiso il pubblico giallorosso e gela i tifosi napoletani.
Il pareggio arriva come una doccia fredda, che lascia spazio alla riflessione anche in chiave mercato: dovrebbe chiudersi nelle prossime ore l’affare Saint-Maximin che riempirà la casella vuota lasciata con l’addio di Kvaratskhelia. Rivedibile la direzione dell’arbitro Fabbri che gestisce falli e cartellini in maniera assai discutibile: molti dubbi sul giallo a Politano per simulazione in area giallorossa (il piede di Pisilli tocca quello dell’azzurro) così come il mancato fischio sulla spinta in area di Konè su McTominay.
Per il Napoli, una grande occasione sfumata, con Conte che avrà sicuramente tanti pensieri su come la sua squadra non sia riuscita a chiudere la partita, soprattutto nel primo tempo con un’ottima prestazione mentre nella ripresa abbassa i ritmi senza forzare più di tanto. Un 1-1 che accontenta, ma non soddisfa, un punto che lascia più domande che risposte, soprattutto per un Napoli che, con questa occasione, sperava di fare un passo decisivo verso l’alto.