Napoli, Stellini: “Nel secondo tempo ci è mancato qualcosa e probabilmente abbiamo badato più a difendere che a giocare”

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Il posticipo tra Bologna e Napoli ha mandato in archivio la 31esima giornata del campionato di Serie A.

La partita – giocatasi allo Stadio Renato Dall’Ara – è terminata con il risultato di 1-1. A segno Anguissa nel primo tempo e Ndoye nel secondo con due gesti tecnici stupendi.

Cristian Stellini, vice di Antonio Conte, ha parlato nell’intervista post-partita ai microfoni di Dazn.

Di seguito le parole e le considerazioni del vice-allenatore del Napoli.

Il vice-allenatore azzurro ha esordito: “Abbiano fatto un ottimo primo tempo. Avevamo preparato una partita aggressiva con tanto movimento e intensità. Nel secondo tempo ci è mancato qualcosa e probabilmente abbiamo badato più a difendere che a giocare. Noi siamo una squadra che deve fare la partita, pressare e andare ad alti ritmi. Dobbiamo crescere di mentalità e di voglia nel giocare la palla“.

Ha proseguito: “McTominay ha preso una botta alla coscia. È uscito perché non riusciva più a correre. Buongiorno si è scaldato abbastanza, perché comunque se ci fosse stato bisogno, dovevamo avere la certezza che potesse giocare. Oggi dovevamo tenerlo in movimento perché se si raffredda dopo non riesce più a prendere il ritmo“.

I commenti di Stellini: “Lukaku? Il Bologna ci ha pressato forte e sicuramente non ci siamo mossi con la stessa qualità del primo tempo. Le distanze si sono allungate e i passaggi su Romelu erano lunghi ed è stato anticipato tante volte. Ci ha messo nelle condizioni di sbagliare quello che non sbagliavamo nel primo tempo“.

In chiusura: “Noi abbiamo sicuramente voglia di lottare per qualcosa di importante, però dobbiamo essere consci del fatto che siamo partiti per arrivare nelle prime 4. Il punto di oggi è un punto importante per continuare a lavorare per ottenere questo obiettivo, che è arrivare nelle prime quattro. Poi, se saremo bravi e continueremo a crescere, a migliorare di mentalità ed entrare nei secondi tempi come nei primi, è chiaro che potremmo anche sognare.“

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