Como-Napoli 2-1, azzurri scavalcati in classifica

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Un pomeriggio amaro per il Napoli, che cede 2-1 al Como in una partita che lascia molti rimpianti e rafforza un senso di sicurezza smarrita. Gli azzurri partono con il piede sbagliato, incassando un autogol sciagurato di Rrhamani al 15’, un errore che segna l’inizio di una giornata complicata. Ma la reazione non tarda ad arrivare: pochi minuti dopo, Raspadori (al secondo centro consecutivo) pareggia con un bel tiro rasoterra dopo aver strappato la palla dai piedi del difensore lariano Smolcic, troppo molle nel contrasto, ristabilendo l’equilibrio e dando l’impressione che il Napoli avesse preso in mano le redini della partita. Nel primo tempo gli azzurri sono superiori, spingono forte e tengono il Como chiuso nella propria metà campo, creando diverse occasioni, ma senza riuscire a concretizzare: 6 a 0 le conclusioni a rete degli ospiti contro i padroni di casa.

Nel secondo tempo ci si aspettava una reazione rabbiosa del Napoli, una spinta decisa verso la vittoria e consolidare il primato in classifica. Ma la ripresa non offre il volto arrembante che i tifosi si aspettavano, accorsi in massa sulle rive del lago di Como, in questo week end soleggiato. Il Napoli ha le occasioni giuste, ma non le sfrutta. Prima McTominay, poi ancora McTominay, e infine Anguissa, subentrato a partita in corso dopo essere stato tenuto in panchina a rischio diffida, falliscono tre occasioni ghiotte, che avrebbero potuto cambiare il corso della partita.

Quando ormai sembrava che il Napoli potesse portare a casa almeno un punto, arriva il colpo che manda in frantumi le speranze partenopee. Al 75’, Diaio approfitta di un passaggio filtrante perfetto di Nico Paz – ancora una volta protagonista indiscusso con una prestazione da applausi – e infilza Meret con un destro preciso che regala al Como i tre punti e il plauso a Cesc Fabregas per quanto fatto sino a questo punto della stagione con i suoi ragazzi.

Una sconfitta che può avere un impatto pesante sul piano psicologico, oltre a quello sulla classifica: il Napoli perde la vetta, ora scalzato dall’Inter che si trova un punto sopra, e sabato prossimo, al Maradona, ci sarà proprio lo scontro diretto con i nerazzurri, una partita che ora diventa ancora più decisiva. Gli azzurri dovranno rialzarsi, correggere i propri errori e ritrovare immediatamente quella cattiveria sotto porta che è mancata nelle ultime gara e che è costato soprattutto il tesoretto di punti di vantaggio maturati e dilapidati con 3 pareggi consecutivi e questa sconfitta: lultima vittoria del Napoli è del 25 gennaio scorso, in casa, contro la Juventus. La lotta al titolo resta aperta e ancora una volta toccherà a Mister Conte far quadrato attorno alla squadra e rimettere nella testa dei suoi calciatori la convinzione giusta per provare a crederci sino all’ultimo respiro.

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