Di Lorenzo: “Sono rimasto perché voglio restare a Napoli. Su Conte…”

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Nel pomeriggio al teatro comunale Tosti di Castel di Sangro ha parlato il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo. Il terzino azzurro è stato accompagnato dal direttore sportivo Giovanni Manna. Di seguito le parole:
Sui fischi contro il Lecce: “Ho provato dispiacere, ma i tifosi sono liberi anche di fischiare. È stata un’annata storta per tutti, l’importante è che si sia conclusa. Ripartiamo tutti insieme. Voglio zittire quelli che si sono permessi di andare oltre con commenti e dichiarazioni. Preferisco parlar poco e parlare coi fatti”.

Su Conte: “Ho parlato varie volte con Conte, ma ci tengo a dire una cosa: lui come Manna e De Laurentiis ha svolto un ruolo importante. Ma io sono rimasto perchè voglio restare a Napoli. Non sono rimasto per Conte. Voglio metterlo bene in chiaro. Poi il mister non sto qui a presentarlo io. So che persona è e come lavora. Tante dinamiche nella scorsa stagione con lui non ci saranno perchè la sua è una gestione importante. Quindi ripeto sono rimasto perché sto bene a Napoli”.

Sul ruolo: “Conte ha detto che mi può impiegare sia come braccetto che quinto quindi in base alla partita deciderà lui la miglior posizione dove utilizzarmi”.

Sul clima: “C’è grande entusiasmo, tutti mi hanno accolto bene. Era giusto che oggi parlassi per chiudere un cerchio, mettere un punto e ripartire con grandissima voglia. So che una parte della tifoseria può avere ancora rancore nei miei confronti ma starà a me riconquistare la fiducia di quei tifosi che sono ancora un po’ arrabbiati con me. C’è la metterò tutta”.

Parola a Giovanni Manna.
Sul futuro di Osimhen: “Siamo qui oggi per mettere una parola fine alla telenovela estiva. Penso sia inopportuno e non corretto parlare oggi e in questa sede di mercato quindi preferirei non parlarne”.

L’attaccante titolare contro il Modena? “Sono qui per dare un segnale di unità, per farvi capire che siamo tutti una cosa sola e insieme dobbiamo costruire qualcosa di nuovo con valori importanti. Detto questo, con Osimhen, Simeone e Cheddira in attacco siamo coperti. Poi ci sono 30 giorni di mercato e faremo le nostre valutazioni”.

Sul mercato in generale: “Noi abbiamo cercato di poter dare all’allenatore sin dai primi giorni di ritiro una squadra già competitiva per affrontare subito il campionato. E’ chiaro che ci saranno dei movimenti, c’è ancora un mese di mercato, e potremmo fare degli inserimenti. E’ un percorso, un progetto che sta iniziando quest’anno che vede l’allenatore centrale. Condividiamo col club una strategia, siamo tranquilli, abbiamo le idee chiare ma non faremo cose folli ma funzionali alle nostre idee tecnico-tattica a supporto dell’allenatore”.

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