Alla vigilia della semifinale di Supercoppa italiana contro il Milan, l’allenatore della Juventus Thiago Motta spiega cosa servirà per vincere: “Voglia, ambizione e controllo emotivo. Anche io come allenatore voglio vincere, ma non è un’ossessione. Sono convinto della nostra forza”. Su Francisco Conceiçao, che affronterà il papà neo allenatore del Milan: “Vedremo se giocherà, ma per lui non cambia nulla”. Locatelli capitano: “Sarà un onore”.
Con il tecnico bianconero si è presentato in conferenza stampa Manuel Locatelli, che domani contro il Milan – da ex – indosserà la fascia di capitano (anche per l’esclusione di Danilo, fuori rosa in attesa di una nuova sistemazione nel corso del mercato di gennaio): “È un onore e un privilegio, io sono juventino da sempre: indossare la fascia è una cosa che non riesco a descrivere a parole, ne sono felice. Il Milan è una squadra forte, con grandi individualità. Davanti sono molto forti e hanno un allenatore nuovo, che darà sicuramente energie. Noi dobbiamo concentrarci su di noi e sulla nostra partita. Come mi sono trovato in difesa? Bene, sono a dimostrazione della squadra in ogni partita e in ogni posto”. Poi sul “significato” che avrebbe la vittoria di un trofeo: “Non direi che sarebbe un punto di partenza. Il punto di partenza c’è stato in estate quando ci siamo ritrovati. Ora siamo in una fase di crescita e può essere l’opportunità di portare a casa un trofeo. Domani non ci sono possibilità di errore, sono partite che si decidono sui dettagli. La cosa che non ci deve mai mancare è l’atteggiamento, siamo carichi e motivati”.