
Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, è intervenuto durante un dibattito organizzato da Fratelli d’Italia alla Rotonda Diaz, affrontando il tema dello Stadio Maradona e delle prospettive per il suo futuro.
Di seguito le sue dichiarazioni:
“Stiamo collaborando con Aurelio De Laurentiis in modo concreto: le chiacchiere stanno a zero, le cose vanno fatte. Sto lavorando anche con il ministro Abodi, perché la questione stadio è complessa e articolata. Gli Europei rappresentano un’opportunità per affrontare il problema e, come ha detto De Laurentiis, pur essendo solo tre partite, possono essere il pretesto per sbloccare finalmente la situazione. Il tema si divide in tre aspetti: il primo riguarda la fattibilità tecnica, su cui stiamo conducendo un’analisi approfondita. Il terzo anello, chiuso vent’anni fa per verifiche mai completate, è al centro di valutazioni per capire se possa essere riaperto. In una fase transitoria, potrebbe essere una soluzione utile. Per quanto riguarda i parcheggi, ci sono aree mai utilizzate dai Mondiali di Italia ‘90, ma si tratta di pochi posti che non risolverebbero il problema. Inoltre, al Comune manca perfino una mappa dettagliata di quelle aree, quindi serve prima di tutto un’analisi sulla reale fattibilità delle soluzioni”.
Manfredi ha poi sottolineato il valore non solo economico, ma anche emotivo dello stadio: “Per cinquant’anni la passione di Napoli ha trovato casa lì. Certo, la struttura è datata e concepita con criteri di un’altra epoca, ma anche l’Olimpico di Roma, che ha la stessa età, ospiterà gli Europei. Bisogna poi valutare i costi reali di un investimento sul Maradona e garantire al club un ritorno sostenibile. La legge sugli stadi consente lo sviluppo di spazi commerciali, ma serve flessibilità: non è obbligatorio che siano accanto all’impianto. Si può anche prendere in considerazione la costruzione di un nuovo stadio, senza preconcetti. L’importante è trovare la soluzione migliore, e per farlo serve una semplificazione burocratica da parte del Governo. Ho sentito parlare della possibilità di nominare un commissario straordinario e, sinceramente, mi sembra un’idea sensata. Sono favorevole”.