Melli: “Osimhen al Galatasaray? Che peccato…”

ADV
ADV
ADV

Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione EuropaCalcio.it, è intervenuto Alessandro Melli, ex attaccante del Milan, del Parma e della Sampdoria, tra le altre.

Di seguito i temi trattati:

Sull’eventuale futuro di Mancini lontano dall’Arabia: “Intanto, comincio col dire che non condivido minimamente la scelta di chi si trasferisce in Arabia, perché ritengo abbia poco a che fare col calcio, quanto coi soldi da guadagnare. Se uno ne ha già tanti, per me è una follia. Partendo da questo presupposto, Roberto lo vedrei bene nelle maggiori squadre di Serie A, magari anche al Milan, piuttosto che alla Lazio. Roberto era già un allenatore quando giocava, me lo ricordo perfettamente; ha grande personalità e ben venga un nome così importante per un ritorno in Serie A. I nomi altisonanti come il suo aiutano tutto il movimento, questo sicuramente”.

Sulla partenza di Osimhen da Napoli: “Sulla questione Osimhen, penso ci stiano perdendo tutti. In primis, la società, in quanto non credo riesca a rientrare dalla cifra preventivata per la cessione e da attribuire alla clausola rescissoria. Lo stesso calciatore, che va giocare in una squadra normale, non certamente un top club (Galatasaray, ndr). Ci perde Antonio Conte, perché Osimhen, con le qualità che possiede, avrebbe tutte le carte in regola per giocare non solo a Napoli, ma nelle più grandi squadre europee. Invece, a cause di continue incomprensioni e questioni economiche, perché si tratta pur sempre di quello, va a giocare in un club non di primissima fascia: è un peccato anche per lui stesso”.

Su Spalletti e sulla scelta della Nazionale italiana: “Era impossibile rifiutare la chiamata della Federazione: chiunque aspira alla Nazionale e la sua scelta è assolutamente legittima. Allenare gli azzurri è motivo di orgoglio, prestigio e non è detto che non possa togliersi delle grandi soddisfazioni. Certo, il panorama calcistico attuale è un po’ quello che è, senza nulla togliere agli interpreti attuali. Definirli “scarsi” sarebbe denigratorio, ma sicuramente il livello qualitativo non è quello di un tempo. Non sarà semplice, lo sappiamo perfettamente; bisognerebbe conoscere i settori giovanili e tutte le realtà. Rifiutare la Nazionale italiana, però, è impossibile”. 

Su Eriksson: “Ho avuto modo di collaborare con il Mister solo 4-5 mesi; tuttavia, lo ricordo esattamente com’è stato descritto in questi giorni. Grande uomo, di grandi valori e un vincente dentro e fuori dal campo. Colgo l’occasione per far le condoglianze alla famiglia; ho solo ricordi positivi sul Mister, anche se per un brevissimo lasso di tempo”. 

Qui il link: https://www.europacalcio.it/melli-mancini-lo-vedrei-al-milan-osimhen-e-spalletti-esc-ec-305627/

ADV
ADV