Nuovo allenatore Napoli 2024, tre milioni di euro per convincere Pioli

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Francesco Calzona

sa di essersi giocato a Empoli le ultime chance di una riconferma: doveva approdare almeno in Europa League per avere qualche possibilità di restare ma i risultati negativi delle ultime gare stanno trasformando anche la sua gestione in un fallimento. Difficile pure che Aurelio De Laurentiis possa decidere, dopo l’iniziale entusiasmo, di proporgli una permanenza nello staff tecnico, magari come vice. Opzione che non fa fare i salti di gioia al ct della Slovacchia che, quindi, tornerà a tempo pieno a fare il selezionatore. – si legge a firma di Pino Taormina, sfogliando l’edizione on line de Il Mattino – Il patron in queste ore pensa a una rivoluzione. Totale. Non sono solo i calciatori che ora sono pronti a fare la fila per andare via, ma c’è anche il club che apre a molti addii. Dopo la mossa di Manna, che di fatto segna il saluto di Meluso come direttore sportivo, si lavora anche a un’altra figura professionale da affiancare all’ex juventino e che possa dare un sostegno all’ad Chiavelli. L’impressione è che De Laurentiis stia capendo che non può fare tutto da solo. Come ha fatto in questa stagione dopo l’addio di Formisano e quello di Giuntoli. Vedremo. Ma appare blindato il ruolo di Micheli come capo-scouting. A meno che non sia proprio Micheli a chiedere di andare via.

L’allenatore

De Laurentiis non vuole passare sotto le forche caudine come lo scorso anno. Non vuole l’umiliazione di collezionare altri no uno dietro l’altro come un anno fa con Thiago Motta, Nagelsmann, Luis Enrique e via dicendo: punta dritto su Stefano Pioli, ma aspetta che si liberi dal Milan. Ovvero che definisca anche la risoluzione del contratto, anche perché ha anche un altro anno di contratto con i rossoneri. Pioli e De Laurentiis hanno avviato i primi contatti a gennaio, subito dopo il secondo rifiuto di Conte a sedersi sulla panchina del Napoli. Il patron, fiutando il pericolo di un inutile inseguimento all’ex ct dell’Italia, ha preso in considerazione l’allenatore emiliano che dodici mesi fa ha eliminato il Napoli dalla Champions. Il club azzurro proporrà un biennale a Pioli a 3 milioni a stagione. Insomma, in linea con il budget azzurro. Pioli, ovviamente, rinvia ogni cosa alla fine del campionato e anche lui è perplesso al cospetto del clima che si respira a Napoli in queste ore: ma non vuole restare fermo, non vuole un anno sabbatico. E in Italia, l’unica panchina giusta per lui è quella del Napoli. Nonostante le macerie di una stagione assurda, Vincenzo Italiano farebbe carte false per rivedere bussare alla sua porta il patron azzurro. Che dopo l’assalto di qualche mese fa, nonostante il via libera di Commisso, sta avendo qualche esitazione. Gasperini, invece, è legato all’Atalanta non solo da un contratto ma anche da un legame speciale: non è facile smuoverlo da lì, anche se l’idea di riaprire un ciclo a Napoli lo manda al settimo cielo. Occhio agli outsider: come Paulo Sousa, per esempio. Ma è certo che questo clima non aiuta a trovare un allenatore.

 

La bufera 

Il rinnovo di Kvara è alla porte, ma il georgiano vuole diventare il calciatore più pagato del Napoli e chiede 4 milioni l’anno. Il punto sono quelli pronti ad andare via, come Di Lorenzo, Lobotka, Anguissa, Rrahmani e Politano: è un clima da grande fuga, una voglia matta di cambiare aria. Non sarà semplice per De Laurentiis convincere gli azzurri a rispettare i contratti. Qualcosa, molto, si è rotto nella squadra e tra la squadra e i vertici del club. Tutto in frantumi. Osimhen ha, come detto, l’accordo col Psg che, ovviamente, proverà a spuntare un prezzo migliore visto il calo del nigeriano in questo finale. Vendere al prezzo giusto, nel prossimo mercato, sarà più complicato che comprare. 

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