Olivera ha rilasciato un’intervista a Radio Crc, dove ha parlato del lavoro che il Napoli sta facendo con Conte e della prossima partita con il Palermo in Coppa Italia.
Di seguito le parole dell’Uruguaiano:
“Com’è vivere a Napoli, per un uruguaiano? E’ un orgoglio, vale anche per la mia famiglia. Il Napoli è simile al Sudamerica, per il clima e la passione. Ogni giorno lo vivo con grande trasporto”.
Grande prova contro la Juventus: qual è il segreto della ritrovata compattezza? Abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra, e non abbiamo preso gol: è importante, è frutto del lavoro iniziato tre mesi fa e che continuiamo oggi. Duello sudamericano con Nico Gonzalez a Torino: cosa mi sta dando Conte per affrontare avversari così forti? Quando hai un grande allenatore con tanta esperienza in panchina e da giocatore, allora si impara tantissimo: ogni giorni imparo da lui, come tutta la squadra. Stiamo migliorando ogni aspetto, anche perché non ero abituato ad un modulo con la difesa a tre. I calciatori devono adattarsi alle richieste dell’allenatore, ma a me piace giocare con la linea a quattro, anche se aiuto la squadra a prescindere da come ci schieriamo. Posso fare il terzo centrale? Sì, però penso a giocare e ad aiutare la squadra”.
“Napoli-Palermo: la Coppa Italia è un nostro obiettivo? Sì, ora che abbiamo giocato con la Juve, guardiamo al Palermo. Credo che una coppa in più da vincere sia sempre un obiettivo importante”.
Appello ai tifosi: “Se mi aspetto di vedere uno stadio gremito? Vogliamo un Maradona pieno e puntiamo a vincere, pensando partita dopo partita”.
La convivenza con Leonardo Spinazzola: “E’ un grandissimo calciatore: calcia con entrambi i piedi, è fortissimo.Più di tutto, però, è una grande persona”.
Su Scott McTominay: “E’ impressionante, per personalità? Sì, si vede che è forte. Aiuta la squadra: deve continuare così”.
Sulla città: “Com’è vivere a Napoli, per un uruguaiano? E’ un orgoglio, vale anche per la mia famiglia. Il Napoli è simile al Sudamerica, per il clima e la passione. Ogni giorno lo vivo. Il Napoli più simile al Nacional o al Penarol? Al Nacional”.
Edinson Cavani: “Il Matador è un idolo? Sì, è un grandissimo giocatore uruguaiano, ha dato tantissimo a tutti noi: per me è una leggenda ed una persona bellissima. Lo preferisco a Suarez? Sono entrambi una leggenda del nostro paese, è impossibile scegliere o paragonarli”.
E ancora: “Lavoriamo già anche alla gara col Monza? Ora pensiamo a fare bene contro i Palermo, a vincere. Da domenica, poi, penseremo al Monza”.
Sugli obiettivi personali: “Attesa per il mio primo assist stagionale? Sta tardando: speriamo arrivi presto. Penso ad aiutare la squadra: è la cosa più importante”.
Infine, una curiosità: “Meglio il mate o il caffè? Il caffè qua è buonissimo, ma il mate è il mate: mi piace tantissimo. Come si prepara? Si compra l’erba adatta, la si mette in acqua calda: è simile al tè, ma per noi è una tradizione che va avanti da tanti anni”.