Per il post Kvara sogno-Garnacho: lui apre, ma lo United vuole 80 milioni

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L’ultima immagine di Kvara in maglia azzurra è la sintesi dei suoi ultimi mesi a Napoli. Metà ripresa contro il Venezia, un tiro sbilenco da lontanissimo finito in curva, i fischi del Maradona, la sostituzione accelerata. – si legge su gazzetta.it, a firma di Vincenzo D’Angelo – Un cambio che ha portato Neres a sinistra, nelle zolle del georgiano, da cui poi è partito l’assist vincente per il gol di Raspadori. Ecco, il destino si è divertito a dare in pasto al pubblico sotto forma di partita ciò che poi sarebbe accaduto realmente a mercato aperto. Kvara voleva andare via da tempo, non è un mistero. E il Napoli ha capito che stavolta avrebbe potuto abbassare il muro davanti a un’offerta indecente. L’esplosione di Neres ha cambiato la storia, di Kvaratskhelia e del nuovo Napoli di Conte. E allora meglio dirsi addio adesso, per il bene di tutti. L’intesa col Psg ormai è totale: affare da 75 milioni complessivi di bonus, contratto di 4 anni e mezzo al giocatore che vedrà il suo ingaggio passare da 1,8 milioni a 11 (bonus compresi). Un finale forse scritto, ma che lascia l’amaro in bocca per ciò che è stato. Una storia d’amore intensa, con una prima annata da favola chiusa con uno scudetto atteso 33 anni. E “Kvaradona” nuovo simbolo della città. Tutto bello, tutto infinitamente perfetto.

Saluti e visite mediche

Ma la perfezione non fa parte di questo mondo, bisogna coltivare tutto, giorno dopo giorno. Affetti, amicizie, lavoro. Nulla è scontato. Tanto che quello che doveva essere il simbolo del rinascimento napoletano, si è trasformato in un eroe in fuga. E ieri il suo cartonato – uno dei simboli della festa scudetto di appena un anno e mezzo fa – è finito tra i cassonetti dei rifiuti in piazza Cavour. Del resto, da oggi Napoli non sarà più la città di Kvaratskhelia, pronto a volare a Parigi per iniziare la sua nuova avventura al Psg. Stamattina Kvara tornerà a Castel Volturno per l’ultima volta, per salutare i compagni. Poi prenderà un volo privato per la capitale francese, dove nel pomeriggio effettuerà le visite mediche. Il Psg conta di annunciarlo ufficialmente entro la serata. Tutto talmente veloce, che ai tifosi non sembra ancora vero.

Ora Garnacho?

In società, invece, si lavora già da giorni sul sostituto. Conte stavolta ha avvallato la scelta del club – che comunque mette a segno un’ennesima plusvalenza top – ma adesso aspetta sostituti all’altezza. Qualcuno che possa tornare a illuminare il Maradona e cancellare in fretta la nostalgia dei tifosi. Manna e Conte hanno individuato in Garnacho il profilo perfetto da cui ripartire. Lunedì il ds azzurro, dopo aver incontrato Campos per Kvara a Montecarlo, è volato a Barcellona per una cena con gli agenti di Garnacho. Il giocatore ha aperto all’ipotesi Napoli, forse anche stuzzicato dall’idea di poter diventare grande nello stadio intitolato al mito di ogni argentino. Garnacho a Manchester guadagna quanto prendeva Kvara a Napoli e l’ingaggio non è certo un problema. Il muro, semmai, è rappresentato dalla richiesta dello United: 80 milioni. Già, perché i Red Devils devono fare cassa per rientrare nei paletti del fair play finanziario e non hanno intenzione di fare sconti, soprattutto per un 2004 dal potenziale enorme. A queste cifre, ovviamente, non c’è trattativa. Ma gli agenti di Garnacho proveranno ad ammorbidire la posizione dello United: il Napoli punta a uno sconto sostanzioso, pronto a mettere sul piatto 45 milioni, bonus compresi. E difficoltà ci sono anche sulle alternative: Adeyemi non vuole lasciare il Borussia a gennaio, Timo Werner si è infortunato. Resta Dan Ndoye del Bologna, non un nome da copertina ma un tipo che può essere molto utile alla causa. Il Napoli si prende qualche giorno per riflettere, Conte spinge: serve una rosa completa per puntare all’obiettivo più grande.

fonte: gazzetta.it

https://www.gazzetta.it/Calcio/Calciomercato/Napoli/15-01-2025/napoli-su-garnacho-l-offerta-e-la-trattativa-con-il-manchester-united.shtml

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