Amir Rrahmani, difensore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC. Di seguito le parole del giocatore partenopeo: Sei pronto al debutto? “Stiamo lavorando, siamo tutti pronti”
Per te da ex sarà una partita diversa? “E’ una partita contro una ex squadra, ma non conta niente, tutte le partite si giocano per vincere”.
Quanto vi ha fatto sudare Conte? E’ stata dura? “E’ stato un metodo duro, ma è fatto per noi, per farci essere preparati per tutte le partite di campionato e di Coppa. L’ha fatto per noi, per farci affrontare tutti”.
Sui movimenti dei difensori: “Non solo i difensori, lavoriamo tutti insieme, abbiamo il nostro modo di giocare, tutti i giocatori”.
Cosa comporta il passaggio da 4 a 3? “Noi giocatori siamo pronti a fare tutto, cambiare anche moduli di gioco. Abbiamo lavorato un mese insieme anche su quest’aspetto, dobbiamo sapere come muoverci, come si muove il compagno, con la palla o senza palla. Abbiamo avuto un mese per allenarci e giocare amichevoli, siamo abituati”.
Sull’accoglienza per Marin e Buongiorno: “Sono tutti benvenuti, siamo un bel gruppo, sono tutti bravi ragazzi, si sentono già a casa loro”.
Un pregio di Buongiorno e Marin? “Hanno caratteristiche diverse, sono tutti e due bravi. Ci aiuteranno, il campionato è lungo”.
Ti senti il leader della difesa? “Siamo tanti leader, siamo da tempo qui, io, Di Lorenzo, c’era Mario Rui, siamo in tanti… ogni giocatore si deve sentire leader, ce ne servono tanti”.
137 gare col Napoli, sei nella Top 100 e domenica agganci Cavani. Anche tu hai segnato dei gol, sei affezionato ad uno in particolare? “Quello contro la Juventus nel 5-1 al Maradona, è quello che ricordo e mi viene sempre in mente”.
Record presenze in nazionale, quanto sei orgoglioso di essere il capitano? “Ormai sono 5 anni che il Kosovo gioca, è un orgoglio, veramente, spero un giorno di poter giocare un europeo o un mondiale, per noi sarebbe importante perché siamo un paese piccolo. Calcio che merita più attenzione? Sì, ci sono anche altri giocatori nati in Kosovo che però giocano in Albania, ci sono tanti talenti in Germania o Svizzera, in Italia meno”.
Cominci a sentirti un po’ napoletano? “Ormai sapete tutto di me (ride, ndr), sì. sono qui da 4 anni, questo è il quinto anno. Mi sento napoletano, è la nostra mentalità, è simile, non ho problemi ad abituarmi con la gente ed è molto bello essere qui”.
Conte ha detto avremo la faccia incazzata. Tu confermi? “Ovviamente, dovremo esserlo sempre incazzati, sin da quando inizia la partita, uscendo che abbiamo dato tutto e possibilmente che abbiamo vinto. Non solo per domenica a Verona”.