Verso Empoli-Napoli, Conte in conferenza: “C’è troppa esaltazione. Al Castellani partita della vita. Neres? Il dilemma è con Kvara”

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Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa a due giorni da Empoli-Napoli, ottava giornata del campionato di Serie A: “C’è il cartello ‘lavori in corso’ ed è normale dopo soli tre mesi, altrimenti sottovaluteremmo il percorso che c’è da fare, soprattutto dopo una ricostruzione. Siamo soddisfatti del lavoro e del gruppo: dovremo essere forti nei momenti difficili. La sosta ha portato troppa esaltazione e fortunatamente torniamo a giocare: fa piacere essere in quella posizione, ma la classifica è corta. Lobo ha avuto un problema e si stava esprimendo ad alti livelli, sarà l’occasione per vedere Gilmour che saprà cosa fare e dal punto di vista dell’organizzazione non cambia nulla: in tre anni dovremo costruire una rosa con due titolari per ruolo e in quella posizione siamo coperti. L’Empoli? E’ una squadra organizzata e mette tutti in difficoltà, con un presidente lungimirante e un allenatore bravo che è anche mio amico. Ciclo verità? No, penso solo ad Empoli che sarà la partita della vita, le partite si vincono in campo e non sulla carta. La pressione è responsabilità, vogliamo portare il Napoli ogni anno a competere per qualcosa di importante. Ci vuole pazienza, le vittorie si costruiscono e non si inventano: vogliamo rendere orgoglioso il popolo napoletano. Bisogna essere camaleontici e saper soffrire: chi non sa soffrire non può essere un vincente. Olivera? E’ rientrato affaticato, con la Nazionale fa sempre viaggi lunghi. Neres? Dopo un mese dalla prima sosta è un altro calciatore, sta bene e sarebbe pronto per giocare dall’inizio: per caratteristiche e per sacrificio il dilemma è con Kvara, perché l’equilibrio viene prima di tutto. Meret è prossimo al rientro ma per Empoli c’erano troppi rischi e abbiamo Caprile che sta facendo bene. Lukaku? Sente troppa responsabilità, deve avere la mente libera e lasciare a me la responsabilità. E’ un giocatore che sposta gli equilibri, un generoso”.

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